Partenza da Arezzo alle ore 07.00 ed arrivo all’Eremo di Camaldoli verso le ore 8.30. C’incamminiamo salendo a dx dell’Eremo verso Prato alla Penna seguendo il sentiero 74, proseguendo tramite la strada forestale fino a raggiungere il Rifugio Fangacci da dove attaccheremo il Sentiero CAI n° 227 che parte davanti alla fonte e denominato Sentiero degli Scalandrini. Adesso il percorso si svolgerà per gran parte in discesa correndo ai fianchi del Fosso dei Fangacci. Dopo aver passato il fosso sul ponticello di legno, si arriva in cima della Cascata degli Scalandrini, che risulta più visibile dal sentiero nei mesi in cui i faggi non hanno la foglia, in pochi minuti si arriva al belvedere, un bel balcone sulla valle della Lama. Poco dopo il sentiero volge in curva decisa a dx e tangente a questa un sentierino ripido, composto da scalini di roccia (gli Scalandrini), porta alla base della cascata alta circa 70 m. Proseguendo, intersecheremo il sentiero n° 229 che scendendo dal Gioghetto ci porterà alla Lama, ove sarà prevista la pausa pranzo. Questa è una delle rarissime piane che si trovano nella conformazione territoriale del ripidissimo versante romagnolo, è circondata da una sorta di “anfiteatro forestale” e vi sono una miriade di ruscelli che nascono a monte e che nei mesi piovosi formano una vera palude, aumentando la biodiversità degli habitat e delle specie presenti all’interno del Parco Nazionale; prime fra tutte gli anfibi, tra cui salamandre e tritoni oltre alla proliferazione di preziose piante acquatiche, quali l’equiseto che qui è distribuito uniformemente sull’intera piana. Oltre al gambero d’acqua dolce, la Lama è abitata da tutte le specie animali presenti anche nel versante casentinese.
Questi luoghi antichi con secolari alberi, nell’ultima guerra ha dato rifugio alla lotta partigiana di resistenza contro i tedeschi ma la sua tutela nasce anni prima da uomini, le “prime guardie forestali” mandate dall’Opera del Duomo di Firenze per limitare i danni della deforestazione allora incombente. Questi dovettero anche fare i conti col signor Orso presente alla Lama fino a qualche secolo fa. Ripreso il cammino, la strada forestale ci porterà a prendere vicino a Fonte Solforosa il sentiero n° 235 in direzione della nascita dell’Invaso della Diga di Ridracoli, dove troveremo una piattaforma-zattera dalla quale, alle ore 16,30 circa, c’imbarcheremo nel Battello Elettrico con una capacità di carico di 40 persone e che, in mezz’ora, ci porterà al Muro di Diga. Attraverseremo così l’intero bacino avendo la possibilità di ammirarlo da una nuova prospettiva. La Diga di Ridracoli, costruita tra gli anni 1973 – 1983 è una diga ad arco-gravità alta circa 103 m. che sbarra il corso del fiume Bidente nei pressi dell’abitato di Ridracoli, formando l’omonimo lago artificiale. Serve quasi tutta la Romagna per l’approvvigionamento di acqua potabile e funge anche da centrale idroelettrica con condotte lunghe circa 130 m. Da quest’ultimo, per strada asfaltata arriviamo al parcheggio dove troveremo il pullman per il ritorno a casa che sarà previsto per fine serata.
Cartografia: Carta Escursionistica scala 1:25000 Parco nazionale delle Foreste Caentinesi Monte Falterona e Campigna.
Abbigliamento: Scarponi da montagna o da trekking, giacca a vento e/o antipioggia e comunque di tipo montano e adeguato alla stagione. Si consiglia l’uso di ghette e /o vestiario di ricambio.
Pranzo: Al sacco. Si consiglia di portare almeno un litro d’acqua a testa, anche se nel percorso troveremo sorgenti.
Difficoltà: E (escursionisti); percorso sotto bosco, ombreggiato ed umido; con la possibilità di tratti scivolosi ma senza la presenza di particolari difficoltà. Sono consigliati l’uso di bastoncini da trekking
Rientro ad Arezzo: previsto nella serata di domenica non prima delle ore 20.00 (salvo inconvenienti).
Durata Escursione: In ore 6.00 – 7:00 (comprese soste)
Lunghezza percorso: Km. 10 circa. Dislivelli: in salita m. 170 , in discesa m. 720.
PARTENZA p.zza Giotto ore 06.45
PARTENZA Via Golgi (Palazzetto Caselle) ore 7.00
Quota di Partecipazione Soci C.A.I. : euro 20,00.
La quota comprende il costo del viaggio in pullman, andata e ritorno e del biglietto per l’imbarco al battello elettrico.
Iscrizioni APERTE da MARTEDI’ 29 aprile presso la Sede CAI.
(Ogni iscritto è pregato di lasciare un recapito telefonico)
Chiusura delle iscrizioni Giovedi’ 15 maggio.
La gita si effettuerà con un minimo di 28 e un massimo di 35 partecipanti.
Direttore di Gita: Renato Caneschi : (cell. 339 43 55 980)
Eliseo Mazzi: (cell. 340 62 66 734)
La sezione e i capo-gita non assumono alcuna responsabilità per eventuali danni a cose o persone comunque riconducibili a comportamenti di insubordinazione o negligenza da parte dei partecipanti alla gita.
Arezzo, 24 aprile 2014