Quanti posti interessanti, particolari, veri e propri gioielli degni di nota si possono scoprire vicino a luoghi conosciuti e molto frequentati? E’ il caso della Valle del Montone, ubicata vicino al Passo del Muraglione (dove i motociclisti sfrecciano incuranti del paesaggio), e di S.Benedetto in Alpe,presa d’assalto in estate per cercare refrigerio vicino alle cascate dell’Acquacheta. La “scoperta”della valle, d’altronde,e’ in sintonia con la data della gita! La compagnia dei caini è partita dunque con il morale alto, anche grazie alla splendida giornata che si è mantenuta tale fino alla fine. Il viaggio un po’ lungo è stato “addolcito” dalla sosta in una pasticceria fornitissima….e tentatrice, dopo la quale non restava che iniziare presto a camminare per consumare le calorie ingurgitate velocemente! L’autunno appena iniziato cominciava a spargere la sua tavolozza sui boschi e sui prati. Partendo dal fondo della valle abbiamo cominciato a salire, raggiungendo presto i ruderi di Ca’Erta, esempio di podere in stato di abbandono dopo lo spopolamento delle campagne.
Raggiunto il crocevia abbiamo preso un sentiero di crinale immerso in una bellissima faggeta. Dopo la sosta pranzo in un tranquillo declivio riscaldato dal sole, abbiamo incrociato una sterrata proveniente dal Passo del Muraglione che ci ha portato fino al suggestivo complesso dell’Eremo dei Toschi, pare fondato da S.Romualdo, probabilmente in funzione di hospitale per pellegrini.
La struttura in pietra con la piccola chiesa , il portico a due arcate e la parte delle abitazioni emana un senso di sicurezza e pace che i pellegrini di ogni epoca cercano durante i loro spostamenti. Dopo anni di abbandono ora il podere è tornato ad essere abitato da una famiglia che, da una decina d’anni, si dedica alla produzione di formaggi caprini oggi molto richiesti. Formaggi che abbiamo potuto assaggiare comodamente seduti in un bellissimo ambiente grazie all’ospitalità della padrona di casa, Elisa: un momento conviviale molto gradito ed apprezzato da tutti, tanto è vero che molti hanno voluto portare a casa un morbido “souvenir”della giornata!
E’ stato coinvolgente vedere l’impegno di persone giovani che si dedicano con perizia a realizzare il loro progetto di vita, con i sacrifici che ne derivano. Una scelta di vita a contatto con la natura che non può lasciare indifferenti noi caini!! Contatto del quale gode pienamente il piccolo Giacomo, figlio della coppia, che cresce sanissimo respirando aria pulita insieme a cani, gatti e naturalmente tante caprette!! La sosta in questo pacifico angolo di mondo si è protratta a lungo, permettendoci di visitare anche la parte adibita ad agriturismo, che può accogliere escursionisti che transitano in queste bellissime zone: non sarebbe davvero male tornare e rimanere per la notte, magari ammirando un cielo stellato che in città non vediamo mai! A malincuore abbiamo ripreso il cammino e, dopo un iniziale smarrimento della giusta direzione, siamo ridiscesi fino a tornare al punto di partenza.
A quel punto le nostre gambe sembravano comunicarci che i 9 chilometri previsti dal programma erano stati in realtà un po’ di più: alla fine infatti il totale è stato di 14! Il ritorno alla civiltà è stato un po’ duro, come tutte le volte che entriamo in contatto con la natura vera e con un vero modo di viverla . E’ confortante però pensare che esistono ancora posti così e ringraziamo gli organizzatori dell’escursione per averci fatto conoscere una realtà così interessante!
Roberta Gabriele