Eccomi qui a raccontare lo splendido trekking appena effettuato.
Sabato 25 luglio alle 5:10 è iniziata l’avventura per le Dolomiti Friulane la famosa Carnia.
Personaggi in ordine d’apparizione: Piero, Grazia, Raul ed infine io Enrichetta.
Pochi ma buoni come si suol dire, con tanta voglia d’avventura e buona resistenza perché, la prima cosa che apparsa chiara a tutti, sono state le salite e le varie forcelle che dovevamo affrontare.
Dopo la prima notte passata al rif. Padova 1249 m in maniera tranquilla, svegliandoci presto per evitare eventuali temporali pomeridiani, abbiamo iniziato la salita del sentiero 342 fino ad arrivare alla forcella Monfalcon di Forni 2256 m.
Che spettacolo…….il bivacco Marchi Granzotto spiccava nel suo rosso acceso nella valle Monfalcone di Forni attorniato da guglie e una serie di forcelle.
Per scendere al rif. Giaf il sentiero 342 passa per un ghiaione molto ripido e instabile, la forcella Cason é a 2224m.
Bene o male , qualche “culata” (scusatemi il termine) da parte mia, siamo arrivati al 2°
Seconda notte molto tranquilla anche perché eravamo solo noi, cena e a nanna.
Secondo giorno, rifugio Flaiban-Pacherini sentiero 361/369. Ancora forcelle, tre per
l’esattezza con paesaggi spettacolari e con una nebbiolina che rendeva tutto più suggestivo.
Il rifugio Flaiban Pacherini è piccolo ma super tecnologico e rispettoso dell’ambiente,
impatto zero.
Il terzo giorno salita alla forcella P.ss Mus e giù da 2063 m fino a 1249m per il sentiero 362, dalla val di Guerra e la val Postage.
Si arriva al rifugio Pordenone molto carino e gestori molto simpatici, cena solito menù: zuppa, spezzatino e dolce.
Questa volta però abbiamo fatto più tardi del solito…….abbiamo fatto amicizia e quattro chiacchiere con dei simpatici biellesi che erano lì per effettuare il giorno dopo la scalata al Campanile della val Montanaia.
Il bollettino meteo per il giorno 29/07 non era buono, pioggia di prima mattina e possibilità di temporali anche intensi per metà mattinata. Che fare? Semplice ……dormirci sù e accettare un passaggio dai biellesi fino a Longarone se le previsioni fossero state rispettate e così è stato.
La tappa dal rifugio Pordenone al rifugio Padova la più spettacolare, da val Montanaia per la omonima forcella passando ai piedi dello straordinari campanile il “ Grido di Pietra” conosciuto da gli alpinisti di tutta europa, è stata per ora solo rimandata.
Con un po’ di fortuna e diversi mezzi di trasporto siamo riusciti ad arrivare al Padova a riprendere la macchina. Pernottamento in un B&B a Domegge e partenza giovedì mattina per Arezzo con una giornata fantastica.
Ecco qui un rapido riassunto di questa vacanza Friulana, divertente , spettacolare ed affascinante, con montagne di tutto rispetto ad un passo dalle Dolomiti super affollate che conosciamo, la Carnia merita un viaggio.
Grazie di cuore ai miei compagni d’avventura a Piero Raul e Grazia, con loro andrei in capo al mondo.
Enrichetta