L’Alta Via del Granito (AVG) è una splendida traversata ad anello nella singolare isola granitica del gruppo Cima d’Asta – Cimon di Rava, nella catena del Lagorai, dove l’ambiente è sempre molto austero, per i colori scuri delle rocce, per le grandiose distese di massi, per la scarsa vegetazione e il senso di solitudine che accompagnano l’escursionista. L’Alta Via percorre una rete di antichi sentieri ed ex strade militari, ri-
salenti alla Prima Guerra Mondiale, collegando gli unici due rifugi esistenti nella zona Tre giorni di cammino fra stupendi paesaggi naturali, severi ricordi della Grande Guerra, malghe ed alpeggi, testimonianze esemplari dell’antico patto dell’uomo con la natura.
PROGRAMMA
Venerdì 2/09
Partenza alle ore 05.30 dal parcheggio delle Caselle, in pullman.
Via autostrada e S.S. della Valsugana si raggiunge Pieve Tesino e da qui, percorrendo altri 10 km, Malga Sorgazza (m. 1450), da dove inizia l’Alta Via. Per un primo tratto si percorre la strada forestale della Val Sorgazza, poi si imbocca il sentiero S.A.T. n. 327 che in circa tre ore di cammino porta al Rifugio Ottone Brentari (m. 2476), in splendida posizione. Da qui sarà possibile compiere l’ascensione al “Zimon” di Cima d’Asta (m. 2847), cima più alta dell’intero gruppo ed eccezionale punto panoramico.
Dislivello: m. 1030 in salita fino al Rif. Brentari (+ eventualmente m.380 in salita e discesa per l’ascensione a Cima d’Asta).
Durata: 3 ore fino al rifugio, 2 ore e 15 ca. per salita e discesa da Cima d’Asta (soste escluse).
Sabato 3/09
Dal Rif. Brentari per sentiero S.A.T. n. 375 si sale a Passo Socede (m. 2516), quindi si scende e si risale per sentiero 380 fino a Forcella Magna (m. 2117). Da qui si prende il sentiero 373 che porta a Forcella Buse Todesche (m. 2309), si scende per sentiero 360 verso i laghi della Val d’Inferno e infine si raggiunge il Rifugio Caldenave (m. 1792), dominante un bellissimo pianoro.
Dislivello: m. 400 in salita, m. 1080 in discesa.
Durata: 6 ore (soste escluse).
Domenica 4/09
Dal Rif. Caldenave si imbocca il sentiero 322 che sale a Forcella Ravetta (m. 2219), da qui per 322 bis si procede fino al panoramico Forzelon di Rava (m. 2397). Da qui eventualmente con una breve deviazione, e superando un breve tratto roccioso, si può raggiungere il Cimon di Rava (m. 2436).
Successivamente per sentiero 328 si passa da Forcella Quarazza e si scende fino al lago artificiale di Costabrunella (m. 2021). Da qui si prosegue in discesa fino a tornare a Malga Sorgazza.
Dislivello: m. 605 in salita, m. 950 in discesa.
Durata: 5 ore.
Difficoltà: l’intero percorso è classificato EE, considerando che la lunghezza complessiva dell’itine-
rario è di circa 28 km. e il dislivello totale, sia in salita che in discesa, di quasi 2500 m.
I sentieri non sono difficili, ma da non sottovalutare per l’impegno fisico: nonostante le quote rela-
tivamente modeste, si affrontano situazioni tipiche dell’alta montagna, per cui è richiesto un buon allenamento e abitudine a camminare con lo zaino.
Equipaggiamento: quanto necessario per un trekking di tre giorni, considerando che buona parte del percorso si svolge al di sopra dei 2000 m. e che tra i due rifugi non esistono punti di appoggio intermedi. Obbligatorio il sacco lenzuolo per pernottare nei rifugi e consigliabili i bastoncini da trekking. Portare snack o spuntini per i pranzi dei tre giorni (qualcosa eventualmente potrà essere acquistato nei rifugi). Ricordarsi di portare la tessera di socio CAI.
Quota di partecipazione: è fissata in € 190,00 comprendenti viaggio a/r in pullman e mezze pensioni ai rifugi, bevande escluse.
Iscrizioni: si ricevono in sezione a partire da giovedì 23 giugno e fino al termine improrogabile di giovedì 4 agosto (è necessario un congruo anticipo per confermare le presenze nei rifugi).
Le iscrizioni saranno considerate valide solo se accompagnate dal versamento obbligatorio di un acconto di € 100,00.
La gita si effettuerà con un numero minimo di 12 partecipanti e massimo di 16.
Direttori di gita: Francesco Fracassi (3477162617), Renato Caneschi (3394355980), Pietro Paggetti
N.B. : la Sezione Cai di Arezzo e i direttori di gita non assumono alcuna responsabilità per danni a cose e/o persone comunque riconducibili a comportamenti imprudenti o inappropriati da parte dei partecipanti.