Trattasi di una camminata (22 km. circa) prevalentemente su strada bianca e di nessuna difficoltà. Dislivello massimo circa 400 metri.
Il percorso inizia a 4 km da Palazzuolo sulla SS Senese Aretina 73 in direzione della Colonna del Grillo, in località La Commenda. Lì si imbocca il sentiero CAI 117 verso il borgo di Rapale: abitato sin dalle epoche più remote, Rapale tuttora conserva l’originario impianto medievale di villaggio fortificato. Al suo interno si erge una pregevole chiesetta dedicata a San Miniato e i resti della rocca degli Ubertini d’Arezzo.
Dal parapetto dell’antico camminamento che conduce alla porta è possibile ammirare la campagna toscana a perdita d’occhio. A pochissima distanza da Rapale, l’antichissimo villaggio fortificato di Sogna (nostra tappa successiva), oggi abbandonato e riconvertito in centro turistico, si pone di fronte agli occhi. Passeggiando per Sogna, si possono ancora vedere i resti di antiche fortificazioni costruite dagli Ubertini per la difesa della Valdambra. Il borgo – abbandonato e successivamente riconvertito in centro turistico – conserva altresì l’antichissima chiesetta dedicata a San Tommaso. Continuando sul CAI 117 si scende verso il Borro di Lusignana in località La Sughera sulla provinciale che congiunge Palazzuolo ad Ambra. Qui inizia l’unica “vera” salita che ci conduce verso il Poggio all’Olmo dove c’immettiamo nel CAI 103 che seguiamo svoltando a destra e dopo poco eccoci a San Pancrazio. Il borgo sorge non lontano da uno snodo viario di notevole importanza, conosciuto ed utilizzato già in epoca romana. Fu antico feudo degli Ubertini poi ceduto alla Badia di Agnano. Il 29 giugno 1944 fu teatro dell’eccidio di 55 suoi abitanti da parte dei nazifascisti. All’interno del borgo troviamo il Museo della Memoria nato per onorare il loro sacrificio e dedicato al ricordo di quei tragici eventi.
Lasciato il paese per il CAI 103, ci si immette poco dopo svoltando sulla destra nel CAI 111 dove comincia l’ultimo lungo tratto essenzialmente di crinale su strada bianca e a tratti asfaltata verso Civitella, meta della nostra camminata. Già popolata in epoca romana, Civitella divenne roccaforte longobarda e vi fu costruito il castello che tutt’oggi è visibile. La rocca longobarda, da secoli simbolo di Civitella, fu distrutta da un bombardamento alleato nel corso della II guerra mondiale. Ma, soprattutto, Civitella fu sconvolta da una delle più sanguinose stragi che la storia italiana ricordi: si tratta del tristemente noto eccidio di Civitella avvenuto il 29 giugno 1944.
Pranzo al sacco in località da decidersi nel corso della camminata. Abbigliamento adeguato alla stagione e scarponcini da trekking.
La quota di partecipazione per i soci è di € 17.00
La quota per i non soci è (€ 17.00 + assicurazione €5.58) = €22.58
Le quote di partecipazione sono comprensive del trasporto in autobus.
Le iscrizioni fino ad un massimo di 35 persone sono aperte dal giorno 1 Febbraio e terminano inderogabilmente il 20 Febbraio.
Partenza: Palasport Le Caselle ore 7:50 – P.zza Giotto 8:00
Rientro ad Arezzo ore 18:00
Accompagnatore di escursione: Valdemaro Nocentini