Il nome di Crete deriva dall’argilla o creta, presente nel terreno, che dà al paesaggio il caratteristico colore grigio-azzurro. Questa argilla caratteristica, mista a salgemma e gesso, detta mattaione, rappresenta i sedimenti del mare del Pliocene che copriva l’area tra 2,5 e 4,5 milioni di anni fa. Il paesaggio è caratterizzato da colline brulle e dolcemente ondulate, querce e cipressi solitari, poderi isolati in cima alle alture, tratti di bosco negli avvallamenti, i fontoni che raccolgono l’acqua piovana. Tipiche conformazioni del terreno sono i calanchi, le balze e le biancane.
Si parte da Serre di Rapolano. Per sentiero 535 si raggiungono le note cave di travertino, sfruttate già in epoca etrusca e da lì ci incamminiamo, attraverso vigneti e uliveti, fino a Poggio Pinci dove c’è una necropoli etrusca chiusa alle visite. Da Poggio Pinci si supera la ferrovia sottopassandone il ponte e si sale a poggio Rabatta da dove, dopo qualche panoramico kilometro, si raggiunge Asciano. Qui pranzeremo al sacco presso la Pieve di S. Ippolito, anch’essa chiusa al pubblico. Dopo pranzo si prosegue lungo la piana dei mulini e tratti delle mura occidentali di Asciano verso il CAI 505 che ci porta, sempre con panoramiche vedute, alla strada provinciale in loc. Poggiogreppoli dove, in caso di pioggia, diventerebbe impraticabile attraversare l’ultimo tratto di sentiero che passa per un campo argilloso. In tal caso si proseguirà per Serre via strada provinciale e sentiero n. 4 allungando di 1 km all’incirca.
Difficoltà: nessuna: escursionistico
Lunghezza e dislivello: circa 20 km per 400 m.
Tempo di percorrenza: circa 8 ore
Orario di partenza e mezzi: ore 7,30 dallo Stadio Comunale con auto proprie
Quota di iscrizione per i soci € 2
Costo trasporto per auto da condividere pro quota fra tutti gli occupanti di ogni auto.
Accompagnatori: V. Nocentini 3925050500, E. Vecchietti Poltri