L’isola di Capraia fa parte dell’Arcipelago Toscano. Con i suoi 19 kmq e 27 km di coste è la terza per grandezza dopo l’Elba ed il Giglio ed è una delle più lontane dalla terraferma posizionandosi a 64 km da Livorno, 42 km dall’isola d’Elba e 31 km dalla Corsica.
Lunga 8 Km da nord a sud con una lunga e selvaggia scogliera che si affaccia sul lato occidentale. Il lato orientale è quello con la maggior presenza di cale balneabili, raggiungibili a piedi o via mare, mentre non sono presenti spiagge di sabbia.
Capraia è un isola di origine vulcanica a differenza delle altre isole dell’arcipelago, con i resti dell’antico cratere ancora per metà emerso e formante un semicerchio di colore rosso in corrispondenza della tipica Cala Rossa all’estremità meridionale dell’isola.
E’ formata da una catena montuosa che raggiunge i 447 metri di altezza del Monte Castello. La primavera è il periodo migliore per la visita quando l’isola è piena di fiori selvatici.
Capraia ha una lunga ed intensa storia:
In accordo con la tradizione tramandata da Plinio, i Greci furono i primi a sbarcare a Capraia, essi le dettero il nome di Aegylon, cioè terra delle capre (un’altra possibile origine del nome è dall’etrusco “Karpa” cioé pietra, dunque “luogo pietroso”). A partire dal II sec. a.C. l’isola passa sotto il controllo Romano e successivamente diviene ambito luogo di villeggiatura. Durante il periodo romano e poi nel medioevo gli insediamenti si localizzano nel settore interno della “Piana” dove oggi si concentrano le coltivazioni. Dopo l’anno 1000 fu occupata da Pisa e successivamente venduta a una ricca famiglia nobile genovese. Nel 1540 Capraia fu attaccata e saccheggiata dal pirata Dragut che deportò gli abitanti come schiavi. Pochi giorni dopo il pirata fu sconfitto da Giannettino Doria e gli abitanti liberati. Da allora l’isola è rimasta sotto l’amministrazione genovese fino all’unità d’Italia e appartenente alla provincia di Genova fino al 1925.
A partire dal 1873 una parte dell’isola fu usata come colonia penale agricola. A causa proprio di questo passato di colonia penale l’isola è rimasta quasi intatta. Nel 1986 la colonia penale, che allora occupava quasi due terzi dell’isola, fu chiusa. Il piccolo porto è collegato con il paese di Capraia dall’unica strada asfaltata dell’isola. Il paese, che è dominato dalla fortezza di San Giorgio assieme alla torre del porto, mantiene ancora le sue caratteristiche originarie come costruito dai genovesi nel XVI secolo.
La vegetazione è ricchissima, leccete e macchia mediterranea, presenta anche specie endemiche: a Punta del Dattero vive il “fossile vivente” della palma nana. Prevalgono specie come l’elicriso, mirto, rosmarino e oleandro. Per quanto riguarda la fauna gli uccelli rappresentano il gruppo più importante, è presente ancora il muflone e alcune capre selvatiche.
–Escursioni previste:
Domenica 30: Stagnone, M.Arpagna, punta dello Zenobito, Il Piano, Paese: 16km, 600m in salita e in discesa (ore 6)
2) Lunedì 1: Colonia Penale, Monte Penne, Stagnone, Paese: 9km, 400m in salita e in discesa (4 ore)
Sabato 29 (giorno dell’arrivo) è previsto giro turistico del paese con visita nel pomeriggio presso il laboratorio/punto vendita dell’azienda agricola Arura e degustazione di prodotti locali.
Difficoltà: E (escursionistica)
Orario e luogo di Partenza : Sabato 29 aprile ore 5.30 da Palasport “Le Caselle” con pullman Arcaleni
Orario Rientro: Lunedì 1 maggio Ore 23 circa
Il soggiorno avverrà presso l’albergo Da Beppone (https://www.visitcapraia.it/da-beppone) (4 camere doppie + 1 quadrupla) con bagno in camera oppure appartamenti da 3/5 posti letto (17 posti al momento disponibili) con un solo bagno in comune. Per tutti è previsto il trattamento con cena e colazione presso l’albergo.
Quote di partecipazione:
270€ a persona in camera doppia e 240€ in camera quadrupla in albergo Da Beppone
270€ a persona in appartamento sia in camera matrimoniale, doppia o singola (3 disponibili).
La quota di partecipazione comprende:
-Trasferimenti in pullman da Arezzo a Livorno e ritorno
-Traghetto da Livorno a Capraia e ritorno
-Trattamento di ½ pensione bevande escluse c/o Albergo da Beppone e appartamenti privati, degustazione presso azienda agricola Arura.
Iscrizioni dal giorno giovedì 16 febbraio con versamento caparra € 100 fino ad esaurimento posti
in sezione o via email con ricevuta del pagamento sull’iban IT94T0200814113000104417656
Al momento dell’iscrizione sarà possibile esprimere la preferenza della sistemazione fino ad esaurimento disponibilità.
Termine iscrizioni: martedì 30 marzo con versamento del saldo
L’uscita sarà effettuata con i termini suddetti solo se sarà raggiunto il numero di 26 iscritti, diversamente il trasferimento a Livorno sarà effettuato con auto proprie con ricalcolo della quota iscrizione.
Equipaggiamento:
Scarpe da trekking con suola scolpita, abbigliamento adatto alla stagione, riserva d’acqua.
Accompagnatori dell’uscita:
Federico Bartolucci: 3393768725
Grazia Borgogni: 3393914622