Pubblichiamo il seguente elaborato sulla ferrata Romana Nesi delle Tre Punte in Pratomagno, redatto dal Gruppo Scout Firenze V che ha svolto un’attività in ferrata.
La ferrata Romana Nesi situata nel paesino di prato magno vicino ad Anciolina nella toscana aretina, è una ferrata impegnativa per i non esperti e svolge la funzione di allenamento per quelle più complicate, per esempio i percorsi sulle Alpi Apuane
Solo prateria faggeta in quota dove il vento tira più forte roccia nuda e prati. Nell’appennino tosco-umbro ci sono: cervi e raramente caprioli difficilmente mufloni e aquile. Ai piedi della ferrata abbiamo trovato talpe cerbiatti e scoiattoli regolari animali dei larghi prati.
Ferrata avvicinamento e discesa
l’avvicinamento è abbastanza breve ma ripido dura circa 25 minuti dal parcheggio ai piedi di monte Lori dove è situata la ferrata con intorno il paesino di Anciolina e la fonte delle fate. Per chi non è sicuro di riuscire a fare tutta la ferrata c’è un sentiero che segue la ferrata così che può godere lo straordinario paesaggio che si vede dalla vetta del monte.
noi abbiamo dormito a casetta teoni un rifugio a due piani con due punti fuoco problema che in quella zona non ci sono fonti d’acqua la più vicina è la fonte delle fate vicina alla ferrata a cui siamo arrivati in macchina durata di circa 20 minuti abbiamo visto anche la spada nella roccia del Pratomagno consigliato itinere quello verso la croce del pratomagno percorrendo il percorso 00.
Caratterizzazione della ferrata
La ferrata Romana Nesi è considerata una ferrata didattica, indirizzata quindi a principianti o per persone che desiderano allenarsi. Si sviluppa accanto a un sentiero del C.A.I. che permette eventualmente di evitare alcune parti che possono incutere timore o che non sono state superate dal soggetto. Per raggiungere l’inizio vi è un parcheggio da cui parte un sentiero C.A.I. lungo qualche centinaio di metri che porta a una parete rocciosa che segna il primo tratto. I vari tratti sono caratterizzati dall’assenza di appoggi artificiali o staffe, infatti lo scopo è quello di portare il partecipante a sfruttare soprattutto le proprie capacità atletiche con continuo bisogno di trazioni al cavo metallico più che di trovare buoni buoni appigli per le mani o per i piedi, anche se comunque è bene trovarne per poter eventualmente fermarsi per poco prima di continuare in alcuni tratti. Verso la parte finale si arriva a un piccolo contenitore con un quaderno in cui sono scritti i nomi di chi arriva, seguito dall’ultimo tratto che porta alla cima. Da lì si scende usando un sentiero che ci inoltra nel bosco e dopo una camminata piuttosto ripida porta al primo tratto, da cui si scende usando il sentiero iniziale che conduce al parcheggio. La ferrata è agibile durante tutto l’anno, ottima così per gli allenamenti.
Squadriglia Tigri FI V