Giovani Aquilotti! Riprendiamo le attività di Alpinismo Giovanile con una escursione bellissima sotto tutti gli
aspetti: panoramico, paesaggistico e naturalistico. Coadiuvati dalle guardie del Corpo Forestale andremo alla scoperta del Parco dell’Orecchiella, situato nell’alta Garfagnana, in provincia di Lucca.
Notizie sul Parco
Il Parco dell’Orecchiella è un’area protetta costituita da un territorio ubicato quasi totalmente al di sopra dei 1.000 m. di altitudine ed è esteso per circa 5.200 ettari. Gran parte dell’area è stata acquisita alla gestione statale nel 1935; si trattava di territori fortemente degradati, pressoché privi di vegetazione di alto fusto e sottoposti ad avanzati processi di dissesto idrogeologico. In circa cinquanta anni una gigantesca opera di riforestazione (circa 10 milioni di alberi, con il riformarsi di 4.200 ettari di bosco) ha restituito quest’angolo di Appennino agli antichi splendori.
All’interno del Parco sono stati delimitati quattro biotopi di notevole interesse, sottoposti ad una gestione par-
ticolarmente attenta, in cui vegetano piante in via di estinzione nel resto d’Italia: sfagni, eriofori, botton d’oro, genzianelle stellate. In tutto il Parco la quantità e la qualità delle specie floreali sono veramente imponenti; orchidee e genziane fanno la parte del leone, ben accompagnata da peonie, officinali e gigli martagoni, presenti su quasi tutti i pendii erbosi. Sul Monte Vecchio vegeta ancora il rododendro ferrugineo.
Analoghe ricchezze si hanno in campo faunistico; pochi decenni di proibizione della caccia hanno permesso di ricostituire quasi integralmente le antiche popolazioni di animali. Cervi e caprioli sono visibili alle ore estreme del giorno, quando si affacciano a brucare nelle radure. Daini e cinghiali sono in costante aumento ed è presente anche una colonia di mufloni. Anche la fauna minore è al completo: volpi, martore, tassi, faine, donnole, scoiattoli e ghiri. Sul crinale appenninico hanno fatto la loro ricomparsa le marmotte; queste, assieme alle lepri, assicurano cibo all’aquila reale che ha trovato all’Orecchiella uno dei pochi rifugi sicuri.
Il grande valore di questa oasi di protezione appenninica è ulteriormente confermato dalla regolare distribuzione delle altre specie di rapaci, dal comune gheppio all’elusivo sparviere, dalla poiana al raro gufo reale.
Complessivamente l’avifauna registra 130 specie, di cui ben 85 nidificanti.
Una nota a parte merita la Pania di Corfino (m. 1.603). Questa è un pezzo di montagna apuana, sospinta in mezzo alle arenarie appenniniche in seguito agli antichi rivolgimenti geologici; è costituita da roccia calcarea ed ha un profilo tipicamente alpino, caratterizzato da una lunga parete rocciosa che si allunga per circa due chilometri in direzione nord-sud.
La funzionalità del Parco è stata accresciuta in anni recenti con l’allestimento di un grande Orto Botanico; altro elemento di notevole valore culturale è l’istituzione di un centro visitatori che funziona anche da piccolo museo e da punto di appoggio per iniziative di studio.
Sentieri Airone
Già dal 1983 la rivista naturalistica “Airone” ha individuato all’interno del Parco tre itinerari particolarmente interessanti e li ha contraddistinti con una simbologia particolare: un trifoglio di colore giallo e i numeri 1,2 e 3. Essi permettono di conoscere da vicino un territorio per molti versi ancora intatto e selvaggio, la cui salvaguardia è affidata, a maggior ragione, all’intelligenza e al rispetto di chi lo frequenta.
Il sentiero che noi faremo è appunto quello denominato “Airone 1”; è un percorso ad anello che partendo dalla località Orecchiella, presso il centro visitatori, passa per il Rif. Isera, Sella di Campaiana, la cima della Pania di Corfino, ridiscende al Rif. Granaiola e per S. Pellegrino e Capanne di Pruno ritorna al punto di partenza.
Inizieremo la giornata, anche per meglio prepararci a conoscere quello che vedremo, con una visita guidata al centro visitatori; quindi avremo appuntamento sulla Pania di Corfino con personale del Corpo Forestale che ci illustrerà al meglio le caratteristiche del luogo, pranzeremo al sacco presso il Rif. Granaiola e torneremo al centro visitatori. Eventualmente decideremo sul posto, se fosse disponibile ancora un po’ di tempo, di effettuare anche una visita all’Orto Botanico.
Quindi ricapitolando:
Partenza: ore 6.00 da Piazza Giotto
Rientro: ore 21.00 circa (salvo problemi di traffico)
Lunghezza del percorso: circa 15 Km.
Dislivello: 580 m. in salita e discesa
Difficoltà: E
Tempo di Percorrenza: circa 7 ore, compreso le soste didattiche e la pausa pranzo
Attrezzatura: la normale attrezzatura da trekking + il pranzo al sacco
Quota di iscrizione: € 27,00 per i soci giovani, € 30,00 per i partecipanti adulti (genitori), € 35,00 per gli eventuali non soci.
La quota comprende il viaggio A/R in pullman e l’assistenza delle guide forestali.
In caso di un numero di iscritti inferiore a 16, il viaggio potrà essere effettuato con auto proprie: in tal caso il costo sarà rideterminato e suddiviso tra i partecipanti.
Iscrizioni: da giovedì 5 maggio in sede e fino a giovedì 19 maggio, accompagnate obbligatoriamente dal versamento della quota di iscrizione.
I posti disponibili sono 20, con precedenza nelle iscrizioni per i soci giovani.
Direttore di gita: Francesco Fracassi (tel. 0575 908433 – 349 7162617)
Accompagnatrice: Sonia Cuseri (tel. 334 3873157) O.N.C. Operatore Naturalistico e Culturale Reg.le CAI
N.B. La Sezione non assume alcuna responsabilità per eventuali danni arrecati a cose e persone durante lo svolgimento della gita.