Il cicloescursionismo propone un impiego turistico della mountain bike quale mezzo compatibile con l’ambiente. Come nell’escursionismo a piedi, il cicloescursionismo prevede come fine ultimo il visitare luoghi d’interesse. Luoghi che divengono delle mete da raggiungere contando sulle proprie capacità, ma senza mai dimenticare di apprezzare la bellezza del tragitto che ci conduce ad esse. È in base a questi principi che la commissione si ripropone di organizzare in futuro delle gite aperte a tutti, sia per scalare i pendii più ripidi o scendere lungo le più tortuose piste nei boschi, ma anche per percorrere rilassanti strade di campagna o visitare città d’arte e litorali, ovvero sia per chi “ha più chilometri nelle gambe”, sia per chi volesse avvicinarsi ad una più specifica pratica della MTB, che per coloro che volessero rimontare in sella dopo tanto tempo, senza escludere coloro che sono alle prime armi. Da quest’anno il CAI centrale si è rivolto al mondo del cicloturismo formando la Commissione Centrale Cicloescursionismo, la quale ha dato vita alla Pedalaitalia, faraonica manifestazione che ha percorso tra luglio ed ottobre, naturalmente in mountain bike, tutto l’arco alpino e quello appenninico da Trieste a Reggio Calabria. La nostra sezione è rimasta “a ruota” sia del CAI centrale che delle altre sezioni, costituendo una commissione cicloescursionistica per Arezzo che, sebbene sia appena nata, è riuscita a non trovarsi impreparata all’arrivo della Pedalaitalia Davide Rossi