L’isola di Capraia, comune italiano di 405 abitanti della provincia di Livorno da cui dista 64 Km, fa parte dell’Arcipelago Toscano. Lunga 8 Km da punta della Teglia a punta dello Zenobito, larga 4 Km e con una superficie di 19,33 Km quadrati è la terza per grandezza dopo l’Elba ed il Giglio. Di origine vulcanica con un cono di eruzione inattivo visibile nella tipica Cala Rossa all’estrema punta meridionale dell’isola, presenta coste alte e rocciose ed un piccolo bacino lacustre nell’area interna montuosa il cui rilievo maggiore è il Monte Castello alto m. 447. Anticamente chiamata Aegylion dai Greci e Capraria dai Romani sembra derivi il suo nome dalla presenza di capre selvatiche oggi quasi estinte; altra fonte dice provenga da traduzione latinizzata di un nome greco e antica radice estrusca dove “Kapra” significa “pietra” dunque “luogo pietroso”. Un tempo invasa da enormi leccete oggi si trova tutta ricoperta da macchia mediterranea. La vegetazione è ricchissima e presenta anche specie endemiche: a Punta del Dattero vive il “fossile vivente” della palma nana. Prevale inoltre la garica con elicriso, cisto marino, mirto, lentisco, rosmarino, oleandro, euforbia arborea. Per quanto riguarda la fauna gli uccelli rappresentano il gruppo più importante: gabbiano corso, gabbiano reale, berta minore, marangone dal ciuffo, picchio muraiolo e falco pescatore. Scarsi i mammiferi: estinta da tempo la foca monaca si possono incontrare nell’isola pipistrelli, conigli selvatici e mufloni; numerosi i gatti allo stato libero di origine domestica.
Capraia ha una storia intensa ed affascinante.
Abitata fin dall’antichità (II-I millennio a.C.) ha visto insediarsi nel suo territorio popolazioni fenicie, greche, etrusche e romane. Nel IV secolo fu asilo per cenobiti a seguito della persecuzioni contro i cristiani. Nel 962 l’imperatore Ottone I la concesse in feudo a Pisa. Nel 1055 fu conquistata dai pirati saraceni poi dominata di nuovo da Pisa ed infine, dopo varie vicissitudini, passò sotto l’orbita di Genova nel 1562. Dal 1805 sotto il governo francese e coinvolta nelle guerre napoleoniche. Nel 1814 con il Congresso di Vienna fu assegnata al Regno di Sardegna. Con la proclamazione del Regno d’Italia fece parte della provincia di Genova fino al 1925 quando con Regio Decreto fu assegnata alla provincia di Livorno. La colonia penale, istituita nel 1873 e utilizzata anche come luogo di “confino” durante il Fascismo, è stata abolita nel 1986.
Per motivi logistici si consiglia di provvedere al pranzo al sacco del primo giorno già alla partenza da Arezzo
Orario e luogo di partenza:
Sabato 1 giugno ore 5,30 da Palasport “Le Caselle” -Ore 8,30 imbarco su traghetto porto di Livorno – Ore 11,15 sbarco previsto a Isola Capraia
Orario rientro:
Domenica 2 giugno ore 18,00 imbarco porto Capraia -Ore 20,45 arrivo previsto porto di Livorno -Ore 23,00 previsto arrivo ad Arezzo
Quota di partecipazione:
€ 185,00 a persona in camera doppia
€ 227,50 camera singola (solo 2 disponibili)
€ 178,00 a persona in camera tripla
Riduzioni bambini 3-12 anni 3°/4° letto 100% e 50%
La quota di partecipazione comprende:
-Trasferimenti in pullman da Arezzo-Livorno e viceversa
-Traghetto da Livorno a Capraia e viceversa
-Trattamento di ½ pensione c/o Resort “La Mandola” ****
acqua in caraffa a pasto inclusa
-Assistenza di guida turistica ambientale durante i 2 giorni
Iscrizioni dal giorno giovedì 28 febbraio 2019 con versamento caparra € 100,00 e termine iscrizioni martedì 9 aprile con versamento del saldo
La gita sarà effettuata solo se sarà raggiunto il numero minimo di 30 persone
–Dislivelli e difficoltà: T/E senza particolari difficoltà
–Escursioni previste:
1) Stagnone, Monte Penne, Colonia Penale, Porto, ore 4
2) M.Arpegna, Piana Zenobito, Il Piano, Paese, ore 6
–Equipaggiamento:
Scarpe da trekking, abbigliamento adatto alla stagione e per chi lo desidera il costume da bagno
–Direttori di Gita:
Eliseo Mazzi 3406266734 Giuseppe Barbini 3496032740