Il percorso escursionistico consiste in un sentiero che per buona parte segue l’antico tracciato della romana “Via Clodia” tra i suggestivi borghi di Manciano, Montemerano e Saturnia.
I tre centri distano pochi chilometri l’uno dall’altro, ma lo spazio che li separa e caratterizzato dal classico ambiente maremmano dove, la terra con i suoi colori e con le sue immagini aspre e forti, riesce ad infondere sensazioni che si possono descrivere soltanto quando vi ci si trova immersi.
L’impatto paesaggistico è caratterizzato dalla presenza di collinette dai rilievi dolci ed ondulati, intervallate da rupi di roccia sedimentaria e massicci depositi di travertino. Manca totalmente il tufo e quindi l’aspetto del territorio è molto diverso rispetto a quello, ad esempio, di Sovana e Pitigliano.
L’itinerario
L’Incontro con la suddetta guida avverrà a Manciano e da lì avrà inizio la passeggiata. Il primo tratto è una strada sterrata in leggera salita che conduce al punto più elevato del territorio, luogo dal quale sarà possibile avere una suggestiva visione paesaggistica che spazia dal Monte Amiata alla costa dell’Argentario. Percorsi 5 Km dalla partenza, si raggiunge il borgo di Montemerano.
Il sentiero escursionistico lo attraversa totalmente e quindi durante il percorso urbano (2 Km) avremo modo di soffermarci per visitare il castello e la suggestiva Chiesa di San Giorgio, piccola struttura di grande valore artistico perché vi hanno lavorato i più grandi esponenti della Scuola senese come Sano di Pietro, il Vecchietta, Andrea di Niccolò ecc. Terminata la visita di Montemerano proseguiremo per Saturnia.
La prima parte del percorso per circa un Km. si svolge, purtroppo, su strada asfaltata perché l’antica via Clodia in questo punto è stata trasformata in strada moderna, dopodiché devieremo a sinistra e riprenderemo a camminare sul sentiero campestre seguendo l’antico tracciato che costeggia siti lungamente abitati durante la preistoria.
La parte mediana è molto simpatica perché dovremo attraversare a guado il torrente Stellata, cioè il fosso delle acque termali di Saturnia, e per farlo bisogna togliersi le scarpe ed immergere i piedi i n 20 cm. di acqua tiepida dal forte odore di zolfo. Oltrepassato il guado la strada inizia a risalire verso la collina di Saturnia. Entreremo in città passando dalla Porta di Fonte Buia e ne visiteremo la piccola area urbana.
In particolare visiteremo Piazza Vittorio Veneto, la Chiesa della Maddalena, Porta Romana; il punto di arrivo della Via Clodia ed il misterioso “Bagno Secco”.
Dopo una doverosa quanto necessaria Pausa Caffé ci incontreremo con il pullman (nel quale al mattino avremo lasciato la nostra attrezzatura da bagno) e raggiungeremo la zona termale della Cascate del Mulino perso le quali ci fermeremo a fare un rilassante bagno con idromassaggio naturale.
Partenza ore 6,00 dal parcheggio dello Stadio Comunale
Orario Rientro: 19/20 circa
Quota di partecipazione: min. 16 persone Euro 32,00; min. 28 persone Euro 24,00
Iscrizioni a decorrere dal 21/2/2019
Termine iscrizioni: 26 marzo 2019
E” escurs. Durata percorso 9 ore circa
Lunghezza Km. 20 circa
Pranzo al sacco in luogo da stabilire
Equipaggiamento: da trekkingadeguato alla stagione
Possibili piccole variazioni durante l’esecuzione del programma.
Direttori dell’uscita: Isaldo Rossi 329/4278533
Maurizio Moretti 380/1551530
MANCIANO: (m. 450) Stando ai versi di una antica poesia: “ecco Manciano dalla bella insegna, covo di ladri e spia della Maremma….”. Il paese di Manciano, con la sua storia, la sua posizione fortemente panoramica è forse il migliore contesto per iniziare un itinerario escursionistico tra le colline maremmane. Fin dal medioevo questo centro si trovava a ridosso della linea di confine tra lo stato pontificio ed i feudi o le signorie toscane. Ciò finì per favorire nel corso dei secoli lo sviluppo del fenomeno sociale del brigantaggio che, grazie alla posizione di confine ed alla selvaggità del territorio, vi trovò il luogo ideale per affondare le proprie radici. Le terre di Manciano finirono per diventare il quartier generale del famoso brigante DOMENICO TIBURZI, rappresentato nella foto, che attraverso le sue scorribande, ha lasciato dei profondi segni nelle più celebri pagine di storia criminale del risorgimento italiano.
MONTEMERANO: (m. 286) piccolo borgo-gioiello di architettura rinascimentale, (ufficialmente dichiarato tra i borghi più belli d’Italia) circondato da ben tre cinte murarie, adagiato su una collinetta circondata dal verde delle piantagioni di ulivi. Ricco di storia e di tradizioni, il castello fu a lungo conteso tra le importanti potenze del centro Itala quali senesi, fiorentini, orvietani e naturalmente Orsini. Oggi il suo borgo medievale si mostra ai visitatori in tutto il suo fascino e come un preziosissimo scrigno, conserva le opere d’arte dei più grandi maestri della scuola pittorica senese del XV secolo.
SATURNIA: (m. 294) antica città etrusca che grazie alle sue terme divenne particolarmente famosa in epoca romana, tanto da essere probabilmente la meta ultima della famosa Via Clodia (II sec. a.C.) che da Roma, costeggiando tutte le principali stazioni termali del Lazio, raggiungeva proprio la cittadina maremmana particolarmente apprezzata per la qualità delle sue acque. In questo contesto fu meta di grandi autori latini come ad esempio Plinio, il quale ci ha tramandato delle memorabili “immagini” letterarie. Oggi dalla sua copiosa sorgente termale sgorga ancora una massa d’acqua sulfurea di 500 litri al secondo alla temperatura di 37,5°C nella quale, a conclusione del nostro itinerario, sarà bellissimo andare a fare il bagno.