Il Sagro è una delle montagne più frequentate della catena apuana sia per motivi panoramici che per la facilità di accesso dalla rotabile Carrara-Campo Cecina. Il nostro itinerario prevede un avvicinamento alla montagna forse più lungo e faticoso ma certamente più ripagante per la varietà degli ambienti attraversati. Punto di partenza è l'antico borgo di Colonnata (m. 562 ) posto al centro del principale bacino marmifero di Carrara. Le origini di Colonnata risalgono all'insediamento,qui sorto intorno al 40 a.c., per l'alloggio degli schiavi destinati allo sfruttamento delle cave per l'impiego a Roma del marmo locale (detto lunense dalla vicina colonia di Luni fondata dai Romani nel 177 a.c. dopo la vittoria sui Liguri) in sostituzione dei più costosi marmi greci. Prima dei Romani le cave erano già utilizzate dai Liguri Apuani, i quali furono impiegati, anche dopo la dominazione, come esperti del lavoro di estrazione. Tracce della loro attività estrattiva, rinvenute in località Fantiscritti e precisamente presso la “Fossa Carbonera”, risalgono addirittura al VI secolo a.c. Il nome dell'insediamento si ritiene derivare dal vocabolo latino columna, indicando il luogo in cui venivano estratte le colonne di marmo da inviare a Roma. Da una lapide rinvenuta nel 1810 e che riporta i nomi dei consoli degli anni 16-22 d.C., sembra che l'insediamento fosse retto da decurioni e da un magister, tutti di origine servile, che dovevano sovraintendere ai lavori. Troviamo notizie di Colonnata anche nell'alto Medioevo, sembra infatti che sia stata una roccaforte difensiva per i popoli che si sono succeduti in queste zone (Bizantini, Goti, Longobardi). Vi venne introdotto, forse dai Longobardi, l'allevamento dei suini, favorito dalla ricca presenza di castagni e col tempo si sviluppò in particolare l'attività di trasformazione delle carni acquistate appena macellate, utilizzate come companatico dai cavatori, dando così inizio alla tradizionale produzione del celebre lardo. Il borgo ha continuato a vivere fino ad oggi, soprattutto dell'attività estrattiva e ancora oggi si avverte in maniera tangibile un intimo legame di quella comunità con il durissimo lavoro delle sovrastanti cave di marmo. Interessante da vedere il monumento ai cavatori eretto nel piazzale antistante la chiesa, al cui interno è invece custodito un piccolo crocefisso in marmo di eccellente fattura attribuito addirittura a Michelangelo o quantomeno alla sua scuola.
L'itinerario parte dal centro del paese su un percorso che inizia subito a salire ripidamente su tracce di sentiero in direzione della cresta di Cima d'Uomo. Si percorre per intero la cresta, di facili roccette ma non banale, fino a raggiungere la suddetta cima (m.968). Si risale quindi il tracciato di una vecchia via di lizza fino a incontrare il sentiero 172 che da Foce Luccica porta verso le Cave dei Vallini. Rimontando dapprima un ravaneto e procedendo poi per ripidi pendii erbosi si perviene alla Foce della Faggiola (m. 1432), da qui, per tracce di sentiero non sempre evidenti, si inizia la salita finale fino a raggiungere la vetta del Monte Sagro (m. 1749). Dalla vetta il Panorama è mozzafiato e spazia a 360° su tutte le montagne circostanti, dal Pizzo d'Uccello al Pisanino al Grondilice e al Cavallo e poi sul mare e la costa fino alle isole del Golfo di La Spezia. Sulla vetta faremo una lunga sosta per consumare il pranzo al sacco. La discesa si effettua lungo la larga cresta Ovest, obliquando a sinistra verso i resti di vecchie costruzioni, Capannelli del Sagro (m. 1397), fino a raggiungere la Foce di Pianza (m. 1264). Si percorre quindi il sentiero 173 verso il Monte Borla, che in breve ci porta al Rifugio Carrara (m. 1320) in località Campo Cecina, in prossimità del quale troveremo ad attenderci il nostro pulman.
Il tempo di percorrenza dell'intero itinerario è previsto h. 5,00 circa, escluse le soste.
Il dislivello è di circa 1200 m. in salita e 400 m. in discesa.
Si tratta nel complesso di un'escursione medio-facile in un ambiente molto bello e suggestivo, tuttavia, in considerazione del notevole dislivello e del percorso che a tratti richiede un po' di attenzione, è opportuno valutare un livello di difficoltà tipo EE.
L' attrezzatura necessaria consiste nella normale dotazione da montagna con abbigliamento e scarponi adeguati.
Partenza da Arezzo, in autobus, al mattino alle ore 5,30 da Piazza Giotto e alle ore 5,45 dal piazzale antistante il Palazzetto dello Sport delle Caselle.
Arrivo a Colonnata e inizio escursione previsto per le ore 9,00 circa.
Rientro ad Arezzo ore 21,00 circa.
La quota di partecipazione è stabilita in Euro 25,00 per i soci ed Euro 31,00 per i non soci.
E' previsto un numero massimo di 35 partecipanti.
La gita si effettuerà solamente con l'adesione minima di 25 partecipanti.
Iscrizioni aperte presso la Sede CAI da giovedì 19 maggio.
Chiusura delle iscrizioni giovedì 16 giugno.
Direttori di Gita: Grassellini Rosanna (tel. 339 6197020)
Maria Grazia Borgogni (tel. 339 3914622)
N.B. La sezione non assume nessuna responsabilità per eventuali danni arrecati a cose e persone durante lo svolgimento della gita