Le Balze del Valdarno è un’ Anpil (area naturale protetta di interesse locale) instituita nel 1998 dai comuni di Terranuova Bracciolini, Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna e Pian di Scò. Il territorio è un altipiano formatosi dai detriti che colmarono il fondo del lago pleistocenico che centomila anni fa si erano accumulati in un’ampia area lunga 40 km circa (da Laterina a Matassino) larga 10 km dal Chianti al Pratomagno e alta 300 m di quota. Tormentato e profondamente inciso dall’erosione fluviale delle acque che scendono dal versante del Pratomagno e confluiscono in Arno, le Balze, sono ciò che resta, dello smantellamento degli antichi sedimenti provocato dagli agenti atmosferici, e dall’uomo che qui si è insediato in epoca antica. Un ambiente unico e raro nella sua bellezza con strutture geologiche, dal caratteristico colore giallo ocra, alte anche un centinaio di metri e costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificati, intercalate da profonde forre. Sebbene l’ANPIL sia stata istituita principalmente per le sue emergenze geomorfologiche, non mancano al suo interno anche altri aspetti di interesse ambientale, sia dal punto di vista vegetazionale che faunistico. La strada “Setteponti” delimita il lato nord-orientale del’ANPIL, e sin da epoca etrusca univa la popolazione insediata nella valle tra Arezzo e Firenze; in seguito con i romani divenuta Cassia Vetus il suo utilizzo si è protratto nei secoli successivi, pievi e castelli sorti in periodo medievale e in posizione strategica lungo le vie principali di comunicazione, ne segnano il percorso e ne completano il valore culturale e il pregio paesaggistico da preservare.
PROGRAMMA
Sentiero CAI 51 “Anello dell’Acqua Zolfina”
Il percorso inizia dalla strada bianca che collega la provinciale di Botriolo con Case Riguzze; da Casa S. Antonio seguendo il tracciato della strada bianca, costeggiato da campi e orti ci immettiamo subito nel paesaggio unico delle Balze che si mostrano in tutta la loro maestosità. Oltrepassato il bivio dell’acqua zolfina (antichissima sorgente di acqua sulfurea) si attraversa il ponte e seguendo i segnali e il tracciato, si raggiunge in breve Piantravigne. Dopo una sosta nel piccolo borgo, dal quale si gode un panorama stupendo su tutto il comprensorio delle Balze, si ritorna al bivio. Ci incamminiamo ora verso destra in leggera salita e dopo pochi metri sempre sulla destra, delle scale di legno ci conducono alla sorgente dell’acqua zolfina (non visibile dal sentiero). Si procede sempre in salita ma senza fatica la vecchia stradella ed in breve si raggiunge la provinciale Setteponti. Si svolta a sinistra in direzione Castelfranco di Sopra, lungo il cammino si incontra la Badia di San Salvatore a Soffena. Si riprende il cammino lungo via Giovanni XXIII, sulla sinistra prima di Porta al Pino, o Porta Aretina, dopo un tabernacolo si scende rapidamente penetrando nel canyon sottostante, fino a raggiungere il fosso. Ora il sentiero si presenta imboscato e in alcuni tratti passa nell’alveo del fosso. Superate le case abbandonate di Piecosta si riprende la strada battuta, non mancano tra la vegetazione scorci di rara bellezza dei pinnacoli e delle guglie delle Balze. Si prosegue tra campi e orti, percorrendo la strada diretta a sud che ci riporta al punto di partenza presso Casa S. Antonio.
PARTENZA: Palasport le Caselle ore 8,30
RIENTRO: nel pomeriggio
LUNGHEZZA PERCORSO: Km. 7 circa
DISLIVELLI : mt. 170
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 3 ore, escluso le soste didattiche e la sosta pranzo
DIFFICOLTA’: “ T-E” (turistica-escursionistica).
EQUIPAGGIAMENTO: da trekking adeguato alla stagione (fondo argilloso) + pranzo al sacco
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
- Soci € 1,00 ; Non Soci € 6,00 comprendente la quota assicurativa
Il viaggio verrà effettuato con auto proprie con rimborso delle spese da suddividere tra i partecipanti.
ISCRIZIONE
Apertura iscrizione: martedì 01 aprile 2014
Termine iscrizione: giovedì 24 aprile 2014
La Sezione CAI di Arezzo e i Direttori di gita declinano ogni responsabilità per danni a cose o persone derivanti da comportamenti imprudenti o inappropriati da parte dei partecipanti.
I Direttori di Gita: Cuseri Sonia – geo. Di Mauro Chiara Odette
Accompagnano: geo. Paolo Landucci
Referente: Cuseri Sonia – ONC cell. 334 3873157 mail: ilrichiamodellanatura@yaho
COME SI ARRIVA
Per raggiungere la zona, da Arezzo in autostrada A1 uscita al casello Valdarno, direzione San Giovanni Valdarno quindi Castelfranco di Sopra, percorrendo la SP.8 in prossimità di località Riguzze, Botriolo, all’altezza del mobilificio si imbocca la sterrata sulla destra.
Coordinate GPS del punto di partenza dell’escursione :
Latitudine: 43.606947
Longitudine: 11.543704
Cartografia:
Carta dei sentieri “Pratomagno”, 1:25000, Provincia di Arezzo e Club Alpino Italiano, Edizioni S.E.L.C.A.