Domenica 1° Aprile 2012 Todi – Foresta fossile di Dunarobba

0
118

ITINERARIO: Todi (m. 410), Dunarobba ( m.448)

 
Il nostro itinerario unitamente agli amici del Cai di Terni, inizia da Todi, Porta Romana.
Todi, uno splendido esempio di arte medievale rinascimentale, è una delle più belle e affascinanti località della regione Umbria, costituendosi come un prezioso custode e scrigno di arte e cultura antica, con meravigliosi esempi di architetture storiche, quali palazzi, chiese, edifici e monumenti che narrano un passato profondamente antico legato a leggendari dominatori ed a popoli lontani. Una cittadina le cui origini risalgono a 2500 anni fa, in provincia di Perugia, ubicata su una collina ai margini della superstrada E 45 Orte-Ravenna, con una popolazione di circa 16.500 abitanti. Qui nacque nel 1236 il più famoso cittadino tuderte Jacopone da Todi, uno dei primi poeti dialettali d'Italia
Todi, Piazza del Popolo-Palazzo comunale  
 
Da Porta Romana saliremo poi verso la parte alta del paese dove si trovano i Palazzi del Capitano del Popolo (prima metà XIII), Palazzo dei Priori (1293), il Duomo-Cattedrale fondato in data antecedente al 1150 e consacrato alla Madonna della SS. Annunziata, la chiesa tempio di S. Fortunato, patrono di Todi,  di epoca antecedente al 1198, e, scendendo, daremo un breve sguardo al Tempio di S. Maria della Consolazione. 
Terminata la breve sosta, proseguiremo per Dunarobba (Terni), la nostra meta finale. 
Il percorso, raramente segnalato, si sviluppa su zone collinari e non presenta alcuna difficoltà.
 
La Foresta Fossile di Dunarobba venne alla luce verso la fine degli anni '70, all'interno di una cava di argilla destinata alla fabbricazione dei mattoni per l'edilizia. I resti dei circa 50 tronchi di gigantesche conifere attualmente visibili costituiscono un'eccezionale e rara testimonianza di alcune essenze vegetali, appartenenti alla famiglia delle Taxodiacee che caratterizzavano questo settore della penisola italiana, contraddistinto da un clima sensibilmente più caldo e umido dell'attuale. Ancora in gran parte sepolta dal sedimento, questa antica foresta, databile a due milioni di anni fa, nel periodo geologico noto come Pliocene, indica condizioni ambientali sostanzialmente diverse da quelle attuali. La conservazione dei tronchi in posizione di vita ed il mantenimento pressoché totale delle caratteristiche del legno originario, sono ragionevolmente ascrivibili ad un seppellimento continuo e graduale avvenuto all'interno di un'area paludosa situata sulle rive di un ampio specchio d'acqua considerato parte integrante del ramo sud-occidentale del cosiddetto “Bacino Tiberino”. Quest'ultimo, di origine tettonica, si estendeva dall'attuale Val Tiberina Toscana sino a Perugia per poi diramarsi in due ampie depressioni che raggiungevano Terni (ramo occidentale) e Spoleto (ramo orientale).
Le particolari caratteristiche di questo sito paleontologico lo rendono un monumento naturalistico unico al mondo e di grande rilevanza scientifica. 
La Foresta Fossile dista da Centro di paleontologia Vegetale circa 800 metri che si potrà raggiungere a piedi, attraverso un percorso sterrato, in 5/10 minuti.
 
Centro di Paleontologia Vegetale
 Il Centro di Paleontologia Vegetale, attivo dal 1999, è un'importante riferimento per un territorio, come quello dell'Umbria meridionale, ricchissimo di testimonianze paleontologiche. Presso il Centro , al piano superiore è possibile visitare una mostra, in cui viene proposta una ricostruzione di un disegno dell'antica Foresta, accompagnata da una serie di reperti paleontologici di antichi mammiferi rinvenuti in alcuni giacimenti noti nelle aree circostanti la Foresta stessa e fossili di  malacofaune  di ambiente lacustre e marino.  
 
Arboretum 
A partire dalla primavera del 2008 il Centro di Paleontologia Vegetale di Dunarobba  è stato arricchito dalla presenza di un Arboretum. Uno spazio che si sviluppa per una superficie  di circa 3000 mq. che raccoglie numerose Taxoduacee scomparse alle nostre latitudini e oggi relegate in ristretti areali  in Asia e America Settentrionale. La scelta delle specie vegetali messe a dimora è orientata dal legame di “parentela” riscontrato dagli studiosi tra i tronchi della Foresta Fossile e varie altre specie di Taxodiacee, di cui si sono rinvenuti  granuli pollinici, semi, frammenti di coni e di fronde, sia nei sedimenti della Foresta di Dunarobba che negli affioramenti circostanti. Pur essendo ancora in discussione a quale specie fossero appartenenti gli antichi tronchi, quel che sembra non lasciare dubbi è la loro appartenenza alla famiglia delle Taxodiacee. Pertanto l'Arbopretum  costituisce un tentativo di “ricostruzione” dell'antico paesaggio vegetale che caratterizzava  il ramo Sud-Occidentale  del Bacino Tiberino  oltre 2 milioni di anni fa. 
– Costo totale del servizio, compreso una o più guide per il sito di Dunarobba: Euro 3 cad. da pagare in loco.
Gratuito:  per bambini fino  a 5 anni compiuti, disabili e loro accompagnatori, guide turistiche, accompagnatori turistici, insegnanti in esercizio.
 
Sulla strada del ritorno, nei pressi di San Gemini (TR), ad integrazione, o altra decisione che sarà presa al momento faremo anche visita  all'interessantissima area archeologia di Casulae, la “Pompei dell'Umbria”. In questo caso la visita dell'area archeologica e quella  delle sale espositive è di Euro 2,50 cad. 
La città romana  di Carsulae è uno dei siti più importanti e spettacolari dell'Umbria. L'area sorge su un pianoro appena ondulato, ai piedi dei Monti Martani. La via Flaminia, che la attraversa da Nord a Sud, conserva intatta la sua pavimentazione e insieme al paesaggio incontaminato, compone un quadro di singolare suggestione. Tra i monumenti, oltre al bellissimo tratto della Flaminia,  vanno ricordati i due templi gemelli, l'Anfiteatro, il Teatro, l'Arco di San Damiano  e le tombe monumentali.                      
L'apertura della via Flaminia, tracciata fra il 220 e il 219 a.C., rappresentò un momento di grande sviluppo per le popolazioni limitrofe, che la presero come punto di riferimento per la trasformazione e l'evoluzione del loro modo di vita. I traffici che si svolgevano lungo l'arteria, furono di stimolo al trasferimento delle popolazioni verso le zone da essa attraversate; ed è con ogni probabilità in questa fase che sorse il centro di Carsulae.  
                                                               
– Partenza ore 6,20 da P.zza G. Monaco, ore 6,30 da Bar Giotto, rientro ore 20 – 21
– Lunghezza totale percorso Km 14 – 15, tempo di percorrenza circa 6,00 ore circa  compresa sosta per il pranzo.                 
– Grado di difficoltà E. 
– Dislivello in salita minimo, dislivello in discesa minimo  
– Quota di partecipazione: Euro 16,00 soci adulti,  Euro 13,00 soci giovani, Euro  23,00  adulti non soci,  Euro 20,00 giovani non soci.                                  
– Pranzo al sacco, in luogo da stabilire, previsto intorno alle 13, 13.30
– In particolare dovranno essere indossate scarpe da trekking ed abbigliamento adeguati alla giornata (mantella antipioggia ecc.)
 
– Le iscrizioni si aprono il 21/02/2012 
 
N.B. Il Direttore di gita e la Sezione sono esonerati da qualsiasi responsabilità per eventi e comportamenti derivanti da imprudenza, imperizia e negligenza di ogni singolo partecipante  durante lo svolgimento dell'escursione.
    
 Direttore di gita: Isaldo Rossi
tel. 329/4278533