La gita in oggetto è stata pensata e organizzata in combutta fra me e la Cocù. Credo che sia un’occasione da non perdere, che ci porterà a vedere montagne per noi quasi del tutto sconosciute e un esempio di architettura militare che non ha molto di simile al mondo. Senza esagerare.
Programma
Sabato 11 luglio – Partenza da Arezzo alle ore 6 da piazza Giotto (siccome c’è il mercato il pullman si fermerà dietro la chiesa) e alle 6,15 da piazza Guido Monaco, diretti a Pinerolo (TO) dove si imboccherà la Val Chisone fino quasi al paese di Fenestrelle. Il nome del paese deriva dal fatto che qui era il confine del regno di Cozio (finis terrae Cotii), re di una popolazione di origine ligure da cui queste montagne hanno preso il nome di Alpi Cozie.
All’altezza dell’abitato di Depot prenderemo la strada provinciale che collega la Val Chisone con la Val di Susa attraverso il Colle della Finestra risalendola fino alla località di Pra Catinat e circa mezzo chilometro dopo troveremo un bivio sulla destra. Proseguiremo a piedi e in poco più di un’ora di agevole e panoramico percorso raggiungeremo il rifugio Selleries alla quota di 2023 metri sul mare.
Cena e pernottamento.
Domenica 12 luglio – Sveglia alle 6,30. Colazione. Partenza per la vetta del monte Orsiera (2890) dal versante ovest. Fino al Colle dell’Orsiera (2595) si andrà tutti insieme. Dal Colle per la vetta si potranno formare dei sottogruppi che potranno scegliersi ognuno l’itinerario preferito, tutti facili, tranne uno solo che è classificato PD. In caso di frammentazione del gruppo ogni manipolo sarà affidato ad un capomanipolo che provvederò ad incoronare sul posto e a cui sarà dovuta obbedienza assoluta essendo una mia emanazione diretta.
Il tempo occorrente per salire dal rifugio alla cima è di circa tre ore. Discesa per il versante est passando per il lago Ciardonnet (2560) e per la sottostante omonima Bergeria (2369). Tornati al rifugio, poiché avremo sicuramente tempo, si potrà andare a fare qualche breve escursione nei dintorni. Chi volesse rimanere a poltrire sarà libero di farlo.
Cena e pernottamento.
Lunedì 13 luglio – Dopo colazione ritorno a Pra Catinat in un’ora circa. Qui ci sarà il pullman che ci porterà a Fenestrelle. Al Forte faremo una visita guidata che ci impegnerà per la mattinata e poi risaliremo in corriera per tornare a casa. Siccome la visita del Forte terminerà verso l’ora di pranzo e il tempo per il rientro c’è, se ci fosse qualcuno che volesse farsi un pranzetto fatto bene, magari con piatti a base di tartufo, potrà cogliere l’occasione per commettere un piccolo peccato di gola, purché in tempi accettabili.
Difficoltà: come detto, per salire all’Orsiera non ci sono difficoltà tecniche, ma siamo in ambiente alpino, si raggiunge quota 2600 e quindi necessitano un po’ di attenzione e abbigliamento adeguato.
Dislivelli: ll primo giorno praticamente niente, il secondo giorno 600 metri scarsi, sia in salita che in discesa, il terzo giorno non saprei dirlo: ci sarà da fare un po’ su e giù per la fortezza, ma poca roba. Più tranquilla di così…
Il costo della gita, comprensivo delle spese di viaggio, di due giorni di mezza pensione (bevande escluse) al rifugio e dell’ingresso al Forte è di € 130,00.
Questa cifra potrà subire qualche piccola variazione in più o in meno a seconda del numero dei partecipanti.
Al momento dell’iscrizione dovrà essere versato un acconto di € 50,00 senza il quale l’iscrizione stessa sarà considerata nulla.
Caporione:
Raul De Sanctis
Tel 0575 357630 329 3916642
Qualche notizia sul Forte di Fenestrelle :
Il primo nucleo fu fatto erigere nel 1694 dal “Re Sole” Luigi XIV su consiglio del generale Catinat (quello del pra).
Nel 1708 il Forte venne conquistato da Vittorio Amedeo II di Savoia. Il passaggio definitivo al Piemonte fu sancito dal trattato di Utrecht del 1713. In seguito la monarchia sabauda, ritenendo inadeguato il sistema difensivo affidò al primo ingegnere di S.M., il conte di Exilles Ignazio Bertola, il compito di ampliare e adeguare le fortificazioni.
Poiché anziché da valle, come temuto da Luigi XIV, ora l’ipotetico nemico avrebbe dovuto venire da monte, possiamo dire che ci troviamo davanti al primo esempio di manufatto “double face”.
Il nuovo complesso comprende tre Forti (S. Carlo, Tre Denti e Valli), tre Ridotte (Carlo Alberto, Santa Barbara e Porte) e due Batterie (Scoglio e Ospedale), collegati fra loro da una Scala Coperta di 4000 gradini, unica nel suo genere. Il primo contratto di appalto è datato 8 ottobre 1727 ed è un esempio di pignoleria che bisognerebbe imitare ogni volta che si commissionano opere pubbliche.
L’anno seguente iniziarono i lavori a cominciare dalla parte alta, sulle pendici del monte Orsiera, con la costruzione di tre Ridotte (Elmo, S. Antonio e Belvedere) che nel loro insieme formano il Forte delle Valli.
L’abdicazione (1730) di Vittorio Amedeo II consegnò l’opera da compiere al figlio Carlo Emanuele III. Alla progettazione e alla direzione dei lavori si succedettero vari architetti. Uno di questi, il De La Marche morì nel 1742 a Fenestrelle e qui è sepolto.
All’alba del XIX secolo la costruzione del Forte era praticamente completata.
A parte l’assedio del 1708 sembra che nessun fatto d’armi abbia interessato questo capolavoro di ingegneria militare.
(a cura della CoCu)