Nei giorni indicati si svolgerà la gita in oggetto. Era prevista per agosto (8,9 e 10), ma sopraggiunti impegni mi impediscono di effettuarla in quei giorni.
Si tratta di un’escursione abbastanza impegnativa, sicuramente alpinistica, non molto difficile ma sicuramente non per tutti. Come direttore di gita mi riservo il diritto di poter escludere dalla partecipazione chi non ritenessi idoneo, nell’interesse di tutto il gruppo e soprattutto dell’eventuale escluso. Niente di personale.
Programma
Sabato 25 – Partenza da Arezzo alle ore 5 da Piazza Giotto (ricordarsi che il sabato è giorno di mercato) e alle 5,15 da Piazza Guido Monaco. Dovremmo arrivare a Maso Corto-Kurzras (BZ), a quota 2011, in tarda mattinata. Dopo un veloce e leggero pasto si partirà per il rifugio Bellavista (2842) che raggiungeremo in circa due ore per un comodo e ben segnato sentiero. Nel pomeriggio, scarichi, agili e snelli, si può arrivare alla stele posta sul luogo di ritrovamento dell’Uomo del Similaun.
Domenica 26 – La mattina presto (sentiremo i consigli del gestore) partenza per la cima. Per un sentiero che attraversa detriti morenici ci porteremo fina ad un intaglio sulla cresta di confine (Cresta del Diavolo-Teufelsegg) a quota 3170. Da qui si segue la cresta fino alla Bocchetta delle Frane. Si scende poi sul ghiacciaio Hintereis Ferner, piuttosto crepacciato, in territorio austriaco e, dopo averne percorso la parte superiore, per un ripido canale nevoso si sale alla Bocchetta della Vedretta (3471). Qui si incontra la traccia che sale dalla Valle di Mazia. Affrontato un erto pendio nevoso di circo 200 metri si sale fin dove la pendenza diminuisce. Questo dovrebbe essere il tratto più impegnativo e la difficoltà può variare sensibilmente a seconda delle condizioni di innevamento. Per salire alla vetta della Palla Bianca (3739)non ci sono altre difficoltà. L’ultimo tratto è su una facile cresta rocciosa (I° grado) che può dare problemi solo in presenza di vetrato. Alla fine di luglio non dovremmo trovarne. Si torna indietro per lo stesso percorso fino alla Bocchetta della Vedretta, dove si prende la traccia che scende verso la Vedretta di Mazia. Si percorre questa tagliando il ripido pendio (crepacci), fino al Passaggio Diaz (3295), si lambisce brevemente la Vedretta Oberettes di Ponente e si scende al rifugio Oberettes (2670) per il meritato riposo, la cena e una bella dormita. Fra tutto ci vorranno otto o nove ore. Le guide danno un tempo più breve, ma è meglio non farsi illusioni.
Lunedì 27 – Bisogna tornare a Maso Corto. Lui è corto, ma la via no. C’è da risalire per sentiero (a tratti un po’ esposto, ma senza vere difficoltà) per circa 400 metri e poi tutta discesa fino al paese. Partendo non tardi si arriva a metà giornata, c’è tempo per mangiare un boccone e poi via, verso Arezzo.
Nel complesso si tratta di un’escursione bellissima ma di netto livello alpinistico, e nemmeno delle più semplici. È classificata da PD ad AD, a seconda delle condizioni dei ghiacciai. Indispensabili: un minimo di tecnica di progressione su terreno innevato con pendenze notevoli, abbigliamento da alta montagna, scarponi, piccozza, ramponi, occhiali, ghette, papala, guanti, casco, un paio di anelli di cordino, un paio di moschettoni a ghiera, imbraco. Qualche chiodo da ghiaccio potrebbe fare comodo. Le difficoltà sono tutte concentrate nella giornata di domenica. Per poter rispettare il programma è inoltre indispensabile avere condizioni di tempo stabile e buona visibilità.
Dislivelli: si possono ricavare dalle quote riportate per i punti salienti dell’itinerario, ma ripetiamole:
1° giorno – 830 metri di salita.
2° giorno – 1000 metri circa in salita e 1150 in discesa.
3° giorno – 400 metri in salita e un migliaio in discesa, metro più metro meno.
Il costo della gita è di € 165,00 e comprende due mezze pensioni ai rifugi e le spese di viaggio calcolate sull’utilizzo di un pullman da 19 posti, e quindi suscettibile di qualche modifica in caso di diversa soluzione. Il numero massimo dei partecipanti sarà di 20 o 25 (a seconda della presenza più o meno numerosa di persone in grado di fare il primo di cordata).
Al momento dell’iscrizione dovrà essere versata una caparra di € 65,00, senza la quale l’iscrizione non verrà presa in considerazione. Le iscrizioni si chiuderanno il 10 luglio.
Potranno essere effettuate variazioni di programma se ritenute necessarie.
Capobranco: Raul De Sanctis
0575 357630 329 3916642