Trekking G.E.A. : Passo del Lagastrello – Passo della Cisa
Sabato 27 e Domenica 28 Giugno 2009
Dopo la divagazione in terra ligure dell’anno scorso, quest’anno percorrendo il crinale appenninico tosco-emiliano nel tratto che va dal Passo del Lagastrello al Passo della Cisa concludiamo idealmente l’itinerario iniziato tre anni fa partendo da Pracchia e che in tappe successive, ciascuna di due giorni, ci ha permesso di coprire quasi per intero, considerando anche altre escursioni in zona fatte in momenti diversi, il percorso GEA nel suo ambito più impegnativo ed “alpino”.
Questa volta andremo a coprire l’estrema porzione occidentale, che separa, o unisce, la Lunigiana toscana all’Alto Parmense, in un paesaggio dagli ampi panorami sui due versanti, dove alle quote più alte dominano ammassi morenici, anfratti rocciosi e chiazze di mirtilli, e dove l’escursionista può muoversi tra suggestivi ed appaganti ambienti disseminati di faggete d’alto fusto, laghetti di origine glaciale, ruscelli, pietraie ed ampie praterie sommitali.
PROGRAMMA
Sabato 27 Giugno
Partenza: ore 6.10 da Piazza Giotto (dietro la Chiesa, ricordarsi che è giorno di mercato),ore 6.20 da Piazza Guido Monaco.
In autostrada si raggiunge Aulla prendendo poi la S.S. 665 fino al Passo del Lagastrello (m. 1200) da dove inizia l’escursione.
Si sale per il bosco su di uno stradello fino al Lago Squincio, situato poco sopra, continuando poi fino ad una sella posta a quota 1510 m., quindi si scende ai laghi Scuro e Verdarolo posti a pochi minuti di cammino, per proseguire a destra sempre in quota fino a Prato Spilla (m. 1350), sede di impianti sciistici. Da qui si segue il sentiero che aggira sulla sinistra il Monte Torricella salendo alla Capanna Biancani (m. 1527) e al piccolo lago Martini (m. 1744).
Raggiunto il crinale appenninico nei pressi del Monte Bragalata (m. 1835) si prende a destra seguendo lo 00 Cai per il Monte Losanna e, lasciati in basso i laghi Verde e Ballano, si giunge alla cima del Monte Sillara (m. 1861) e di qui, camminando in un ambito quasi lunare ma molto panoramico sulla Lunigiana e sull’Appennino Parmense, si arriva al Monte Matto (m. 1837).
Da questo punto si susseguono una ripida discesa per arrivare al Passo Badignana (m. 1685), una risalita delle pendici del Monte Brusa fino alla vetta (m. 1796) e una nuova discesa al Passo delle Guadine (m. 1680), in un continuo e aspro saliscendi che, nota la guida, mette a dura prova la resistenza dell’escursionista.
Il sentiero sale nuovamente al Monte Aquila (m. 1780) poi, al passo omonimo, si scende a destra al Lago Santo Parmense (m. 1507), amena località molto frequentata e dotata dell’accogliente Rifugio Mariotti del CAI di Parma dove ci ristoreremo e pernotteremo.
Tempo di percorrenza: circa 7.30 ore
Dislivello: in salita m. 1050 ca., in discesa m. 750 ca.
Difficoltà: EE
Domenica 28 Giugno
Si lascia il rifugio ripercorrendo in senso inverso gli ultimi seicento metri del tratto precedente fino ad un bivio dove a destra si risalgono ripidamente le pendici del Monte Braiola. Dopo la Capanna Schiaffino si prosegue per la Bocchetta dell’Orsaro e il Monte Orsaro (m. 1831) per poi scendere rapidamente e risalire quindi al Monte Fosco aggirandolo sulla destre per la Bocchetta della Tavola (m. 1444).
Usciti dalla faggeta si scende per ampie praterie al Passo del Cirone (m. 1255) proseguendo poi lungo il crinale toccando il Monte Borgognone (m. 1401) e il Monte Fontanini per arrivare infine al Groppo del Vescovo (m. 1243). Da qui si scende per un breve tratto per poi riprendere quota leggermente, quindi con una graduale discesa si raggiunge il Passo della Cisa (m. 1040), importante valico stradale fin dalla antichità e luogo di chiusura della nostra camminata.
Tempo di percorrenza: circa 6.00 ore
Dislivello: in salita m. 600 ca., in discesa m. 950 ca.
Difficoltà: E
Rientro previsto ad Arezzo per le ore 20.00 circa (salvo code in autostrada)
Equipaggiamento: da montagna, con ricambio di indumenti, mantellina impermeabile e sacco letto per il pernottamento in rifugio. Portare il pranzo al sacco per i due giorni (anche se qualche provvista per la domenica potrà essere comprata presso il rifugio).
Quota di partecipazione: comprensiva di viaggio a/r in pullman e trattamento di mezza pensione in rifugio (bevande escluse), la quota è fissata in € 90,00 fino al numero di 20 iscritti, in € 85,00 se saremo in numero superiore.
Iscrizioni: si ricevono in sede a partire da venerdì 22 maggio accompagnate obbligatoriamente al versamento di una caparra di € 30,00.
Per comprensibili motivi organizzativi non si accetteranno iscrizioni oltre il termine ultimo di venerdì 19 giugno.
L’escursione si effettuerà con un minimo di 15 e un massimo di 25 iscritti.
Il socio che si iscrive alla gita prende atto delle difficoltà della stessa, si dichiara idoneo alla parte-cipazione e munito dell’attrezzatura necessaria; solleva il capogita e la Sezione da qualsiasi respon-sabilità in caso si dovessero verificare incidenti o infortuni per i quali sa di essere coperto da una assicurazione che prevede determinati massimali dei quali è a conoscenza.
Il Direttore di Gita
Francesco Fracassi
(tel. 0575 908433)