PILA (AO) – CONCA DI ARBOLLE-M. EMILIUS (3559 m)-BECCA DI NONA (3144 m)
La cima del Monte Emilius, che con la sua parete nord domina la conca della città di Aosta, offre uno dei panorami più belli della Valle, che spazia a 360 gradi tra Monte Rosa, Cervino, Grand Combin, Monte Bianco, Rutor, Grivola e Gran Paradiso, per poi allargarsi verso il Canavese, il Monferrato, le Alpi Liguri e le Marittime.
Sabato 17 luglio.
Partenza da Arezzo in autobus, al mattino alle ore 4,00 da Piazza Giotto e alle ore 4,15 dal parcheggio antistante il Palazzetto dello Sport in località Le Caselle:
Arrivo ad Aosta previsto per le ore ore 13,00 circa.
Sosta ad Aosta per il pranzo al sacco e breve visita della città con tempi da convenire al momento.
Da Aosta, in autobus, si raggiunge la rinomata località sciistica e turistica estiva di Pila (1800 m).
Dall'ampio posteggio di Pila si sale con la seggiovia di Chamolé fino alla stazione omonima (2310 m).
A Chamolé si imbocca a sinistra l'ampio sentiero che con bel percorso pianeggiante al limite della vegetazione arborea, in pochi minuti ci porta al bucolico Lago di Chamolé che si aggira a sinistra. Superato l'emissario, costeggiando la sponda orientale, si sale in diagonale verso sud, dapprima per ampie svolte, poi con percorso sempre più ripido.
Su sentiero evidente e ben tracciato, in breve si raggiunge il panoramico terrazzo del Col de Camolé (2641 m).
Si perde quindi quota sul versante orientale della Tete Noire e si entra nella stupenda conca del Lago Arbolle.
La conca di Arbolle, che per secoli è stata eletta a rifugio dai canonici Aostani che cercavano la pace interiore nei suoi alpeggi ad alta quota, rappresenta ancora oggi una nicchia particolarmente intatta di wilderness.
Superato l'emissario, si risale un dosso, raggiungendo rapidamente il vicino rifugio Arbolle, nostra meta della giornata (2507 m 1,30 ore).
Sistemazione in rifugio, cena e pernottamento.
Domenica 18 luglio.
Itinerario “A”
L'Emilius per la cresta Sud, via Normale.
Dislivello: 1100 m
Tempo: 6 ore
Difficoltà: EE escursionisti esperti
Materiale necessario: casco , piccozza e ramponi (eventualmente).
Sveglia ore 6,30, colazione, partenza ore 8,00.
Dal rifugio Arbolle si costeggia il lago omonimo e poi il torrente, risalendo il vallone sulla destra idrografica.
Il sentiero continua per macereti e arriva al bivio per il Col Garin dove si va a sinistra. Si passa in vista del Lago delle Capre (2695 m), godendo il panorama su Grand Nomenon, Grivola e Gran Paradiso, i cui ghiacciai si elevano sopra il Col Garin.
Si risale il filo del rilievo morenico verso Nord-Est, per raggiungere più in alto la conca del Lac Gelé (2956 m).
A svolte il sentiero risale ora pietraie più ripide e con tratti di detriti, che richiedono attenzione fino a raggiungere il Pas des Trois Capucins (3241 m , 2,45 ore) a sinistra delle curiose formazioni geologiche dette appunto “i tre cappuccini”.
Dal colle si punta a Nord e si inizia a risalire la cresta Sud del Monte Emilius.
Per facili roccette e pietrame si segue la cresta, con percorso evidente, a tratti ripido, ma che non richiede una vera e propria arrampicata.
Si segue quindi il sentiero evidente che, aggirando le maggiori difficoltà, raggiunge una grotta, oltre la quale fra le rocce in breve si raggiunge la panoramica croce di vetta dell' Emilius (3559 m , 1 ora).
La discesa al rifugio Arbolle, prestando particolare attenzione, avverrà per lo stesso itinerario di salita (2,30 ore).
Domenica 18 luglio.
Itinerario “B”
L'Emilius per la ferrata della cresta Ovest.
Dislivello: 1250 m
Tempo: 7-8 ore
Difficoltà: EEA, itinerario molto impegnativo soprattutto per la quota a cui si svolge e la lunghezza del percorso che potrà essere effettuato solamente da un gruppo di persone ritenuto idoneo dai direttori di gita.
Materiale indispensabile: set completo da ferrata, casco, piccozza e ramponi (eventualmente).
Unico percorso del genere in tutta la Valle d'Aosta, la ferrata dell' Emilius è anche un percorso attrezzato tra i più elevati delle Alpi Occidentali ed offre una bella alternativa alla classica via normale della cresta Sud.
Sveglia ore 6,00, colazione, partenza ore 7,00.
Dal rifugio Arbolle (2507 m) si segue l'itinerario fino al Col Carrel (2873 m, 2,15 ore, bivacco Federigo). Dal colle si seguono i bolli di vernice verde salendo per un breve tratto il pendio di pietre e detriti, tenendosi dapprima a sinistra e quindi salendo verso la cresta, dove parte la ferrata. La via sale fra blocchi rocciosi, sul lato sinistro della cresta finchè raggiunge il filo di un evidente gendarme rosso, connesso a quello successivo da un aereo ponte tibetano. Si prosegue con un tratto verticale e si supera il Mont Ross de Comboé (3285 m, 1,45 ore). Si continua per cresta ora verso est, con un lungo tratto pressochè orizzontale e si raggiunge la segnalazione per una possibile via di fuga (questa scende a destra, verso sud, e per tracce di sentiero giunge presso il Lago Gelato, dove ci si immette sul sentiero che riporta al rifugio Arbolle).
Proseguendo sulla ferrata si perviene al Piccolo Monte Emilius (3342 m), quindi si procede ancora sulla cresta che diventa più ripida e frastagliata e che si vince superando a destra alcuni gradoni di compatta roccia rossastra. Mantenendo il versante sud si passa sotto un salto di roccia più chiara e meno solida che si supera con passaggi un po' atletici. Si riprende a salire obliquamente il pendio pietroso, arrivando sulla spalla dove termina la via ferrata. Di qui un ultimo breve tratto conduce alla vetta dell' Emilius (3559 m, 1-1,30 ore).
Per la discesa si segue a ritroso la via normale lungo la cresta Sud (2.30 ore).
Lunedì 19 luglio
Salita alla Becca di Nona per il Col Carrel.
Dislivello: 900 m (+ 200 al ritorno)
Tempo: 5,30 ore
Difficoltà: E escursionisti
Sveglia ore 6,30, colazione, partenza ore 8,00.
Dal Rifugio Arbolle si scende al lago e si devia a destra (ovest) per superare in discesa la cresta che origina dall' Emilius.
Si piega a nord e si perde ancora quota per entrare nel pendio di macereti. Si piega a destra (nord est) e si segue il sentiero che fa un lungo traverso, tagliando il pendio sulla destra orografica del Vallon de Comboé.
Perdendo quota il meno possibile, si arriva nella parte superiore del Plan de Vallé. Lasciato l'alpeggio a valle (sinistra) ci si innesta sul sentiero che sale dal Vallon de Comboé e si inizia a salire verso il Col Carrel.
Si prosegue sul sentiero di destra (ometti), su pietrame ed erba, per spostarsi infine a destra e risalire fra le pietraie.
A svolte si sale ancora il pendio di detriti, ora più ripido, puntando infine a uno spuntone di roccia, in corrispondenza del punto meno elevato del Col Carrel (2873 m, 2.30 ore) nei pressi di un laghetto e del bivacco Federigo.
Dal colle si sale, prima in diagonale, poi in modo più diretto, verso un pendio di detriti, oltre i quale ci si immette sul sentiero che sale da sinistra e con poche svolte si tocca la vetta della Becca di Nona (3144 m, 1 ora).
La discesa al rifugio Arbolle, avverrà per lo stesso itinerario di salita (2,00 ore).
Arrivo al Rifugio Arbolle ore 15,00 circa.
Partenza dal rifugio Arbolle, per lo stesso itinerario della salita, arrivo a Pila per le ore 16.30 circa, dove ci aspetterà l’autobus per il rientro ad Arezzo.
Partenza ore 17,00, arrivo ad Arezzo previsto intorno alle 24.00, salvo imprevisti di traffico e previa sosta in autogrill da convenire lungo il percorso.
Attrezzatura necessaria:
Itinerario “A”: normale attrezzatura da alta montagna, casco, ramponi, piccozza, abbigliamento e calzature adeguate alla quota e al percorso.
Itinerario “B”: set completo da ferrata, casco, ramponi, piccozza, abbigliamento e calzature adeguate alla quota e al percorso.
In considerazione della quota a cui si svolge l'escursione, è comunque necessario per tutti i partecipanti avere a disposizione i ramponi e la piccozza, il cui eventuale utilizzo potrà essere determinato solamente in loco, al momento dell'escursione, sentito anche il parere esperto del gestore del rifugio.
La quota di partecipazione è stabilita in Euro 200,00 e comprende il costo del viaggio e del trattamento di mezza pensione presso il rifugio Arbolle.
La quota non è comprensiva del costo degli impianti di risalita che verranno utilizzati e che pertanto dovranno essere pagati sul posto.
Al momento dell'iscrizione dovrà essere corrisposta una caparra di Euro 50,00.
Il saldo dell'intera quota dovrà essere pagato entro e non oltre la data del 1° luglio 2010.
E' previsto un numero massimo di 25 partecipanti.
Il trasferimento con l'autobus si effettuerà con l'adesione di un minimo di 16 partecipanti.
Qualora il numero dei partecipanti dovesse essere inferiore a 16, si provvederà comunque al trasferimento, utilizzando mezzi propri, nel qual caso il costo della quota di partecipazione verrà determinato al momento.
Iscrizioni: presso Sede CAI da martedì 15 giugno.
Rifugio Arbolle: tel. 0165 762611 (gestore Roberto Ganis tel. 0125 300030)
Direttori di Gita: Antonio Turchetti (tel. 339 4061725)
Raul De Santis (tel. 329 3916642)
N.B. La sezione non assume nessuna responsabilità per eventuali danni arrecati a cose e persone durante lo svolgimento della gita.