Perché affannarci tanto per comprendere la meteorologia alpina?
Oltre al fascino dei fenomeni naturali e all’amore per la scienza,dobbiamo considerare anche i pericoli cui ci esponiamo quando andiamo in montagna.
Conoscere i pericoli è il primo passo per dominarli anche se l’ambiente montano ci riserverà sempre e comunque delle sorprese.
A seconda che l’evento meteorologico agisca su di noi direttamente o solo dopo aver provocato dei mutamenti sul suolo alpino, distinguiamo i pericoli diretti (nebbia, freddo, precipitazioni, vento, radiazione solare, caldo, e fulmini) dai pericoli indiretti (caduta sassi, acqua, ghiaccio, neve, valanghe, conseguenze del caldo).
Questi pericoli assumeranno caratteri più o meno gravi in funzione del nostro stato psichico, della nostra capacità di orientamento e soprattutto della nostra capacità di percezione.
Gli eventi meteorologici non si possono mutare, ma le nostre capacità possono essere affinate per garantire una maggiore sicurezza.
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