Quest’anno grande ritorno nelle Alpi Orientali, in Val di Fassa, territorio di Ladìnia. Ovvero, in realtà siamo in Trentino perché la Ladìnia è una zona che comprende val di Fassa, val Gardena, val Badia che non ha mai avuto alcun ente amministrativo unitario, né attualmente né nel passato. Storicamente è passata attraverso vari stati (prima del 1918 il territorio apparteneva all’Impero Austro Ungarico) mantenendo un’identità di tradizioni e di lingua parlata (il ladino) in ciò favorita dall’isolamento geografico di queste persone che prima dell’avvento del turismo si confrontavano con una (stenta) economia di montagna.
Il traffico, la ricchezza, sono sempre stati altrove, nella valle del Brennero che ha costituito fin dall’antichità un passaggio delle genti provenienti da nord verso la penisola italiana; non a caso l’antico percorso della via Romea Germanica per arrivare dall’abbazia di Stade a Roma passa proprio per il Brennero.
La valle del Brennero costituisce inoltre la linea di divisione tra Alpi Cenntrali ad ovest ed Alpi Orientali ad est, dove appunto si trova la Val di Fassa le cui montagne appartengono al gruppo delle Dolomiti.
Le montagne, appunto, sono rappresentate dai sottogruppi del Latemar e del Catinaccio (o Rosengarten in tedesco, o Ciadenac in latino).
Il nome italiano Catinaccio è solo una traduzione del ladino, il nome ladino fa riferimento alla ghiaia dolomitica tipica della catena, il nome tedesco fa invece riferimento alla leggenda di re Aurino e della sua bellissima figlia Ladina.
Il Latemar, l’origine del cui nome non è nota, costituisce la demarcazione tra la zona germanofona (Nova Levante) e la zona ladinofona (Val di Fassa).
Il ladino, come dice la parola, è una lingua retroromanza che deriva dal latino volgare; altre lingue retro romanze sono il romancio (St. Moritz) ed il friulano.
Durante la settimana verranno organizzate gite alla scoperta delle montagne circostanti; nel giorno di pioggia (che c’è sempre) visiteremo i musei ladini di San Martino in Badia, o meglio di Sankt Martin in Thurn. Info: http://www.museumladin.it/
A Campitello c’è un centro dove si pratica il canyoning, quindi magari un giorno si fa anche quello: http://www.yumping.it/canyoning/trento/campitello-di-fassa
Chi ha il GPS, può scaricare la traccia dei sentieri a questo link: https://sentieri.sat.tn.it/download_sentieri.html
Sito dell’Hotel: http://www.hotelaipini.net/
La settimana verde prevede, come di consueto, il trattamento di ½ pensione presso l’Hotel AI Pini, a Vigo di Fassa, via Nuova n. 97, a poca distanza dal centro. Il menù presenta gustose specialità di cucina locale e raffinati prodotti nazionali, realizzati con la massima cura e ingredienti genuini.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Camera doppia o matrimoniale € 400,00
Camera singola € 470,00
Camera tripla € 385,00
Bambini 2-6 anni in terzo letto sconto 50%
Bambini 6-12 anni in terzo letto sconto 20%
Bambini 2-12 anni in terzo e quarto letto sconto 50%
Sono disponibili al massimo n. 2 camere singole, pertanto chi è interessato si prenoti prima possibile.
I prezzi includono:
- ½ acqua minerale e ¼ vino pro capite al giorno
- accesso alla Sauna presso il centro Relax con utilizzo accappatoio/asciugamano e tisaneria
- parcheggio scoperto
- Internet WiFi
- Animazione
– Fassa Card e relative agevolazioni per il periodo estivo, tra le quali la possibilità di acquisto ad un prezzo agevolato del “Panorama Pass” per l’utilizzo illimitato degli impianti di risalita aperti in estate e dei mezzi pubblici di linea, ingresso gratuito al Museo Ladino, sconto 5% sui trattamenti effettuati presso il Centro Terme Dolomia e tanto altro. I dettagli della Fassa Card http: www.fassa.com/IT/Card/.
– La Provincia Autonoma di Trento applica un’imposta di soggiorno pari ad 1,00 € a persona al giorno (ad eccezione dei minori di anni 14) da pagarsi in loco, pertanto non è compresa nella quota di partecipazione come d’altronde tutti gli altri extra.
– Il viaggio sarà effettuato con mezzi propri.
– I pranzi saranno al sacco e nei rifugi.
Un acconto di € 150,00 dovrà essere versato inderogabilmente entro il 30 aprile 2016.
Il saldo della quota dovrà essere versato entro e non oltre il 30 giugno 2016.
L’abbigliamento e le calzature dovranno essere adeguate alle escursioni che ogni partecipante intende effettuare.
N.B.: la sezione e i direttori di gita non assumono alcuna responsabilità per danni a cose e persone comunque riconducibili a insubordinazione o negligenza da parte dei partecipanti.
Direttori organizzativi del gruppo: Sandro Vasarri cell. 3426503969, Eliseo Mazzi cell. 3406266734